Biografia

thumbnailDavide Casali: nato a Trieste il 17/08/1970 diplomato al Conservatorio G. Tartini di Trieste in clarinetto. Si occupa di musica classica, musica contemporanea ed etnica, e di musica e cultura ebraica. Alcune delle sue composizioni sono state eseguite all’estero ed in Italia, anche attraverso la  Rai.

Ha lavorato a lungo con Moni Ovadia negli spettacoli: “Oylem golem”, “Berl il folle” e, come attore- musicista, nel cortometraggio “Dov’è Yankel?” e nel film “La vera vita di Antonio H” con Alessandro Haber. Ha inciso Cd per la Emi (di Alfredo Lacosegliaz colonna sonora del film “Senza pelle” di D’Alatri) e con il cantautore sardo Franco Maddau. Ha lavorato  con ALPE di Alfredo Lacosegliaz ed ha inciso vari Cd fra cui “Dom Taty Tomka” e “Reset”.

Ha formato il “The Original Klezmer Ensemble” nel 1994 ed ha scritto di suo pugno il Cd “Altaster” stampato dalla Nota di Udine, seguito dal secondo “Retsatla” che riportano i ritmi e la tradizione ebraica attraverso il klezmer. Con il gruppo ha suonato in vari festival internazionali e nazionali (Torino ed Ancona) ed è stato invitato per tre anni consecutivi al festival internazionale di Volterra, in Germania e negli Stati Uniti. Ha registrato con il gruppo per Rai Sat e per Slovenia 1. Viene spesso invitato a tenere nelle scuole elementari, medie e superiori, lezioni concerto. Sta scrivendo un trattato aperto a musicisti e non sulla musica ebraica.

Ha collaborato in vari spettacoli con Paolo Rossi, Giorgio Strehler, come attore-musicista nel film “La vera vita di Antonio H.” con Alessandro Haber per la regia di Enzo Monteleone, ha composto e suonato nella colonna sonora del film “Era meglio morire da piccoli” per la regia di Alessandra Scaramuzza. Ha scritto e musicato per la Rai Italiana e per radio Kapodistria delle favole ebraiche e ha collaborato con compositori stranieri quali Dave Shea. Ultimamente ha scritto due lavori musical-teatrali “Da Este ad Auschtwitz” commissionatagli dal comune di Este( Pd) e “Perché proprio noi?” commissionatagli dal Comune di Trieste e dalla cooperativa Bonawentura di Trieste.

Nel 1999 l’Istituto tecnico Riccati gli ha commissionato un’opera “Cantica Dei Fumi Blindati” con testo di Pierpaolo Zurlo da cui è stato tratto un Cd. Direttore stabile dell’Orchestra e coro “Abimà”  nel 1999 ha diretto  per la prima volta in Italia la “Missa Solemnis in C” di Leopold Mozart e “La passione di nostro Signore Gesù Cristo” di Antonio Salieri su testo di Metastasio. Nel 2000 ha ricevuto una targa dal Comune di Trieste per il suo lavoro di ricerca nel campo della musica. Nel 2001 ha eseguito in prima assoluta nazionale la “ Missa sub sancto tituli” di Michael Haydn.

Ha lavorato  con Alfredo Lacosegliaz nella nuova trasmissione di Michele Santoro “Circus” per Rai 1; sta lavorando ad un progetto di ricerca ed esecuzione di composizioni di musicisti ebrei morti nei campi di concentramento. Ha studiato direzione d’orchestra con il M° Francesco Mander. E’ stato chiamato in veste di direttore d’orchestra dalla fondazione Arturo Toscanini e dal Museo ebraico di Bologna per dirigere un concerto dedicato ai musicisti morti nei campi di concentramento. Ha diretto l’opera “Brundibar” di Hans Krasà, opera che si eseguiva nel campo di concentramento di Terezin.

Organizza il festival di musica contemporanea “Luigi Nono” di Trieste dedicato alle scuole superiori. E’ direttore artistico del Festival di musica klezmer “Città di Gradisca” è stato invitato dall’Istituto Italiano di Cultura di Los angeles e di Lione per tenere delle conferenza sulla musica ebraica italiana. Organizza il Festival Rock città di Trieste che è arrivato alla sua sesta edizione. Ha scritto favole musicali per la Rai e per Radio Kapodistria ed è direttore artistico della manifestazione “Erev/Laila”  festival estivo del museo ebraico di Trieste.

Ha composto la colonna sonora del film “Era meglio morire da piccoli” della regista Alessandra Scaramuzza. Ha realizzato come regista e curatore delle musiche nel 2007 il corto “Il libro di Topolò” e nel 2009 il medio metraggio “Medea fuori dal mito”.